25 Aprile 2024

I diritti delle vittime del terrorismo

Diritti delle vittime del terrorismo

I diritti umani delle vittime del terrorismo e dei loro famigliari sono riconosciuti internazionalmente, dall’Onu  e dall’Unione Europea, e nazionalmente a livello di Stati. L’Onu ha un sito dedicato al supporto delle vittime del terrorismo, per l’Unione Europea il Radicalisation Awarness Network (RAN Practitioners) connette tra loro esperti dei vari paesi per lo scambio di informazioni e di esperienze di prima mano per prevenire e contrastare l’estremismo violento in tutte le suo forme. Nel sito del RAN si possono trovare (in inglese) diversi contenuti e documenti interessanti dedicati ai diritti delle vittime del terrorismo. 

Tuttavia, il cammino per l’applicazione di questi diritti non è stato e non è così semplice e automatico come potrebbe sembrare. In sintesi, dagli studi di esperti e politici, possono essere divisi in cinque macro-aree. 

 

Riconoscimento

Essere vittima del terrorismo non definisce l’identità di nessuno, ma essere riconosciuti tali aiuta nel difficile cammino che porta a trovare un nuovo equilibrio nella vita. Nessuno al mondo vorrebbe trovarsi nella stessa situazione. "Dimenticare è anche una forma di violenza" (Prof. Karima Bennoune, Relatore speciale nel campo dei diritti culturali dal 2015 al 2021. Impegnata nel campo dei diritti umani da più di vent'anni)

Rispetto

La strada per tornare a vivere è lenta, lunga e dolorosa, talvolta complicata da problemi che insorgono, come difficoltà finanziare e materiali o azioni legali complicate e dispendiose. Nessuno al mondo vorrebbe trovarsi nella stessa situazione. Al riconoscimento dello status di vittima va aggiunto quindi il rispetto per la sofferenza, ma anche per il coraggio e la resilienza.

Supporto e informazione

La principale risoluzione adottata dall’Assemblea Generale dell’Onu è la 73/305 del 28 giugno 2019, in cui si ribadisce che gli Stati membri hanno la responsabilità primaria nel contrastare il terrorismo e supportare i diritti delle vittime. Inoltre le vittime hanno diritto ad avere informazioni dalle autorità, sia nella immediatezza dell’evento, sia successivamente, per quanto riguarda nuovi sviluppi delle indagini e procedimenti legali.

Protezione

Essere vittima di una violenza è un evento traumatico che lascia profonda insicurezza. Lo è ancora di più se questo evento avviene in luoghi e situazioni in cui nessuno pensa di trovarsi in pericolo: una stazione, un’auto, un ristorante, la strada che si percorre ogni giorno per andare al lavoro, un luogo di culto. La paura, anche irrazionale, diventa una compagna di vita. Proteggere queste vite è un dovere. 

Per questo chi


Accesso alla giustizia, compensazione e ristori

Ottenere giustizia non può certo restituire chi e ciò che si è perso, tuttavia veder affermata la verità nelle aule di tribunale rappresenta un doverosa risposta dello Stato. Purtroppo, dopo aver ripercorso con sofferenza, nelle loro testimonianze, la violenza alla quale sono state sottoposte, le vittime vedono i colpevoli condannati in contumacia o presto liberi, a volte dopo aver scontato solo una piccola parte della pena.

 

Per quello che riguarda ristori e compensazioni, In Italia, il primo provvedimento a tutela delle vittime del terrorismo è stato adottato a seguito della strage della stazione di Bologna (2 agosto): si tratta della legge 466/1980 “Speciali elargizioni a favore di categorie di dipendenti pubblici e di cittadini vittime del dovere e di azioni terroristiche”.

Per maggiori informazioni sulle leggi attualmente vigenti che riguardano compensazioni e ristori, QUI il link del nostro Ministero dell’Interno. 

Memoria e verità