Quando leggiamo un libro o un’inchiesta pubblicata da un giornale troviamo affermazioni su fatti accaduti nel recente passato di cui non conosciamo l’origine. Per chi come Memoria e Verità si occupa di avvenimenti complessi, relativi in particolare a stragi e attentati, che a distanza di decenni sono ancora di attribuzione incerta, quando non sono stati completamente rimossi dalla memoria dell’opinione pubblica, è particolarmente interessante approfondire il tema della ricerca su documenti dell’archivio di Stato, alcuni da poco declassificati.
Ne abbiamo parlato con la ricercatrice Giordana Terracina, attiva nel progetto di Memoria e Verità, cercando di offrire una panoramica sulle problematiche relative all’acquisizione di documenti ai fini della ricostruzione della storia contemporanea costellata da una scia di sangue. In cosa consiste la ricerca, la difficoltà di assegnare credibilità ai documenti i possibili inquinamenti nei documenti relativi alle fonti di provenienza, il segreto di Stato, le differenze tra giornalismo e ricerca e i pericoli del revisionismo storico, le vittime e le loro associazioni. Di tutto questo abbiamo parlato con Giordana Terracina nell’intervista che trovate di seguito.